14 marzo 2011

Scie

Mi guardo i piedi scalcinati, ma un tic all'occhio sinistro mi impedisce la visione continua.
Una coda rossa fiammeggia, stagliandosi sul muro bianco su cui siedo. Danno fuoco ai gatti da queste parti? Mi volto curioso e un muso mi sorride. La pelliccia aranciata mi confonde e mi dà calore, troppo calore. Con un pugno ben assestato spedisco il randagio lontano. Questo corre, e corre, e corre, poi scompare alla vista. Ma probabilmente corre ancora. O forse si è imbattuto in qualche tana e si è fermato in appostamento. Mi lanciò giù dal muretto e senza il tempo di pensare se è l'erba che si avvicina a me o viceversa, tocco terra. Mi pare di scorgere un rumore, ne posso vedere il suono. Ma l'orecchio è debole e mi impedisce l'ascolto continuo.
E finalmente urlo, urlo molto forte davvero. Gli uccelli fuggono dai loro ripari arborei tutti impauriti, me li immagino voltarsi, con quel loro becco acuto, e guardarmi con occhi di fiamma. Bruciano pure gli occhi dei corvi da queste parti.
Raccolgo bacche sul sentiero che porta alla cascina, le annuso ma hanno un sapore strano, pungente e ridicolo. Nauseano al tatto. Ne schiaccio un paio forte fra le mani aperte. Uno schizzo rosso di fiamma mi si incunea in un occhio. Rido a crepapelle. Ma la lingua da tempo non fa il suo dovere, e il riso non è continuo. Rantolo a scatti. Uno scoiattolo, forse due, e forse un terzo dietro di loro che non posso vedere, mi guardano con le loro pupille saltellanti. E poi balzellano via, divertiti dalla mia grottesca risata, seguendone il ritmo sfracellato.
La cascina emana un tetro odore nero. Mi impongo una visione angelica. Dalla finestra una bionda chioma di folti capelli ammicca nella mia direzione. Poi scompare in una nuvola rossastra, cerco di seguirla, perchè io amo quell'angelo. Ma il rossore si espande e avviluppa tutto, fino al contorno dei miei occhi. Perdo una lacrima, cerco di non farla cadere ma inesorabilmente il pavimento le corre incontro. Ma evapora nel tentativo, prima di congiungersi alle mattonelle abbrustolite. Proprio come quell'uomo che vedo nell'altra stanza, si getta nel fuoco, incauto! Forse anche lui cercava quella donna.
Ormai ogni cosa è lingua di fuoco, a tratti, sia ben chiaro, perchè sono impedito dal mio corpo ad un'azione continua.
Come quella volta, alla cascina: stavo sul sentiero a guardare divertito una danza ritmata, la danza di mio padre, che volteggiava leggero nel cortile, avvolto da un alone. In braccio portava mia madre, che poverina ancora era rapita da Morfeo. E insieme, lui e lei e per lei, ballavano, e la bionda chioma splendeva. E l'alone fiammeggiava, cresceva, si increspava dolcemente, li lambiva e ne risaltava la forza. Era il simbolo del loro amore.
Poi tutto si accascia, tutto muore, il rosso diventa nero e si avvilisce a terra, i due corpi si uniscono per svanire. Come l'araba fenice sono ridotti in cenere, ma senza resurrezione.
Irto come uno scoiattolo saltello, zigzagando tra gli alberi. Sono veloce, mi avvicino alla scena, ma zoppico. Intanto continuo a guardare, e rido. Guardo il relitto della cascina spazzato via da un'aria bollente.
Una mosca mi sfiora l'orecchio, riemergo dal fiume delle memorie e mi ritrovo nuovamente nel freddo buio della cascina.

8 commenti:

  1. Accidenti,è tuo?Se si scrivi davvero bene,complimenti!

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  2. Grazie mille :)
    Sembra scritto da un folle, in realtà ero solo un po' turbato xD

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  3. è strano, di cosa parla realmente?
    perchè leggendolo mi sono fatta un mio film mentale, ma credo non c'entri niente..

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  4. Boh l'idea era quella di un ragazzo traumatizzato dalla morte dei genitori bruciati in una cascina che sogna l'avvenimento e rivede il fuoco dappertutto. Ma in realtà ci puoi vedere quello che vuoi, era più una suggestione che altro :)

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  5. affascinante, non so perchè avevo visto/interpretato tutto come se il punto di vista fosse quello di un gatto..
    (anche se alla fine mi ero resa conto che era sbagliato)

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  6. mi sembrava di esserci, complimenti. sfruttali più spesso questi momenti di 'turbamento'.

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  7. I momenti di turbamento tirano fuori il meglio!;)

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